Le
26 mai 2008 :
(12:59
Unità Naziunale,
www.unita-naziunale.org - Corse - Lutte internationale)
Di fronte al processo 33/01 contro il movimento pro
amnistia, dichiariamo che:
Denunciare la dispersione non è un reato. Sono reati
invece la situazione d’eccezione che è alla base della dispersione e
le misure estreme che per decenni sono state adottate contro il
ricongiungimento dei prigionieri politici
Denunciare la tortura non è un reato. E’ la tortura e
i meccanismo che la favoriscono che costituiscono dei reati: i
tribunali speciali, le leggi sull’isolamento e soprattutto l’impunità
che permette la tortura sono reati.
Denunciare la repressione e proteggere le persone che
la subiscono non è un reato. La violenza e la violazione dei diritti
da parte dello stato sono invece reato.
La solidarietà non è un reato. La criminalizzazione e
gli attacchi contro il movimento a tutela dei prigionieri e delle
migliaia di persone che subiscono la repressione in Euskal herria
sono reati.
iutare e proteggere le persone incarcerate o esiliate
e i loro familiari non è reato. La persecuzione e la violazione dei
diritti che hanno per scopo quello di porre fine a questi gruppi
costituiscono reato.
Quel che è sotto processo e che si pretende di
giudicare sono la denuncia della violenza e della repressione di
Stato, come pure la solidarietà verso i prigionieri e gli esiliati.
Vogliono togliere mezzo quei testimoni che denunciano
alla società basca e al mondo intero il carattere antidemocratico
della Spagna e della Francia. Il movimento pro amnistia ha offerto e
continua ad offrire a questo popolo, uno spazio per la denuncia
della repressione e l’esercizio della solidarietà. Uno spazio che
anche noi utilizziamo insieme a migliaia di persone e associazioni.
In questa occasione nella quale nell'Udienza
Nazionale di Madrid si pretende di processare il movimento pro
Amnistia, anche noi ci sentiamo processati, perché anche noi abbiamo
partecipato a un’infinità di iniziative di solidarietà e denuncia
della repressione, ed è nostra intenzione continuare a farlo in
futuro.
Per questo:
· Noi ribadiamo il nostro impegno, all’interno dello spazio
offertoci dal movimento pro amnistia, nella denuncia della
repressione e nella solidarietà alle vittime della repressione;
· Offriamo tutta la nostra solidarietà e appoggio al movimento pro
amministra e alle 27 persone sotto processo, perché continuino il
loro lavoro che crediamo necessario in Euskal Herria;
· Rivendichiamo l’amnistia. Noi reputiamo necessaria l’abolizione
dei tribunali, delle leggi e delle misure eccezionali, quali questo
processo, con le quali gli stati violano i diritti fondamentali in
Euskal Herria. Rivendichiamo il riconoscimento dei prigionieri
politici e di tutti loro diritti. Rivendichiamo l’amnistia per
Euskal Herria. La libertà dei prigionieri politici e il ritorno
degli esiliati sono passi necessari nel cammino avvenire in cui
Euskal Herria deciderà liberamente del suo futuro.
Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
CP 380, 80133 Napoli – Italia
e-mail: Ass-solid-prol@libero.it
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